giovedì 29 settembre 2011

La politica è come il sesso: chi più ne parla meno ne fa.

Avete sentito la notizia? Sembra che il Bagaglino chiuda. Pare che la sua comicità non possa competere con quella dell’attuale governo.
In effetti in questi ultimi giorni i nostri ministri si sono espressi con tale portata di umorismo che riuscire a seguirli è difficile. Ho deciso di fare ordine. O per lo meno di provarci. Mica è facile: procedo per ordine alfabetico? Cronologico? In base ha chi l’ha sparata più grossa? È un problema; del resto è chiaro che il grosso problema del paese è la stitichezza della nostra classe dirigente: le stronzate da qualche parte devono pur uscire.
Chiedo scusa agli amici che mi leggono dall’estero (so che siete tanti e mi riempite di orgoglio) forse farò fare l’ennesima pessima figura al nostro bel paese, ma questa volta si ride per non piangere.
Quindi, ecco a voi LE PERLE DI SETTEMBRE!!!
Cominciamo dalla frase che ha dato origine al titolo. In piena crisi, con dei problemi bancari che neanche il Callisto Tanzi dei tempi migliori ha mai avuto, l’Italia scopre che per il nostro premier la cosa veramente importante è che “la patonza deve girare”.  Non so perché, ma questa ossessione per il sesso e certi mirabolanti racconti circa il numero delle patonze in una notte mi rende sospettosa: non sarà il racconto di un sogno impossibile?
Naturalmente la Chiesa, per voce del cardinale Bagnasco, ha ritenuto giusto spiegare che  «I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l'aria e appesantiscono il cammino comune». Immediatamente tutti i membri (ooops!!!) del PDL si sono schierati in difesa del loro caro leader dichiarando che il cardinale non cita mai il presidente. Non ho capito per quale motivo l’intero paese avrebbe dovuto credere che quelle parole non fossero riferite a qualcun altro: ad esempio, io ho pensato immediatamente che si riferissero a quella licenziosa di Rosy Bindi.

Nel frattempo, sempre perché dalla crisi non si esce in due giorni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze (quali?) Giulio Tremonti ci spiega che all’estero siamo visti meglio di quanto non ci vediamo, da soli, in Italia. Ora vi cito qualche titolo di giornale straniero, tanto per capire quanto siamo ben visti all’estero. Per L’International Herald Tribune: If you think America has problem look at Italy (se pensate che l’America ha dei problemi guardate l’Italia). Per Le Figarò: Berlusconi : le scandale permanent discrédite l'Italie (Berlusconi: lo scandalo continuo scredita l'Italia).  Secondo il Financial Times “Berlusconi, come Nerone, suona la lira mentre Roma brucia” (la vignetta è davvero carina), mentre per i tedeschi abbiamo rasentato la crisi diplomatica dopo che il nostro premier ha dato della “culona” al loro premier (Silvio, te lo dico con il cuore in mano: se è vero che è la Germania ad averci per li santissimi gabassisi, dare della culona al loro capo del governo non è la mossa più intelligente da fare …). Per questo mi viene da chiedere: Giulietto, se è vero quello che dici, non credi che un esamino di coscienza circa la vostra popolarità potrebbe essere d’uopo?

Ma è meglio non sapere la risposta e procedere: il Ministro dei Beni Culturali Galan ha detto che, da quando è lui ministro, non ci sono più stati tagli alla cultura. In effetti è stata tagliata la cultura in toto, per cui non c’è più niente da tagliare. Sul fatto, poi, che questo dicastero sia in mano a un leghista è meglio che non mi esprima …

Naturalmente non poteva mancare la perla di uno dei miei ministri preferiti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione: Renato Brunetta. Secondo questo luminare della semplificazione le imprese non dovrebbero presentare il certificato antimafia per lavorare con la pubblica amministrazione perché, questo certificato sarebbe un fardello. Non capisco perché alcune persone, Rita Borsellino ad esempio, hanno mostrato un certa perplessità. Ieri sera, in risposta a un famoso comico (!) il Ministro della Difesa Ignazio La Russa (Igny hai spiegato a Silvio che “La Russa” è solo il tuo cognome e non la promessa per un cadeau?), che fa il suo mestiere e quindi difende i colleghi, ha spiegato che non s’intende togliere questo certificato, ma solo togliere l’obbligo a presentarlo. Secondo questi due geni dovrebbero essere le pubbliche amministrazioni a dover fare i controlli necessari. Avete capito la battuta? Io ci sono morta dal ridere. Mi spiego: in un clima di austerity, con bilanci più striminziti dei vestiti di Lady GaGa, le pubbliche amministrazioni dovrebbero spendere soldi per controllare che le aziende vincitrici di appalti siano quello che dovrebbero essere e, cioè, oneste. Con i tempi italiani questi controlli verranno fatti a lavori finiti; il che è tutto dire visti i nostri tempi per finire qualunque cosa. A meno che non intendessero dire che dovrebbero essere le aziende a preoccuparsi di non fare affari con delle amministrazioni mafiose …

Ma il punto di forza, la perla Nera, quella rara, di pregio ce l’ha fornita il Ministro dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini. Questa comica meravigliosa è riuscita a coprire di ridicolo una scoperta storica e rivoluzionaria: da un premio Nobel siamo passati al premio Ignobel. Ormai saprete che i neutrini vanno forte, ma tanto forte, quasi come Superman: più veloci della luce. Ed ecco a voi il comunicato ufficiale del Ministero.

Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo.
 

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro. 

Inoltre, oggi l'Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l'anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante.

A parte che non sapevo fossimo in gara con la luce (colpa della bolletta?) per cui non mi è molto chiaro contro cosa abbiamo vinto, in questo comunicato c’è qualcosa che non quadra. Cioè: è evidente che o il ministero ha litigato con l’italiano o con il buon senso. Parliamone: è stato costruito un tunnel di 730km da Ginevra al Gran Sasso? Voci di corridoio sostengono che Pisapia avrebbe cercato di rubare la macchina ai neutrini, poi, scoperto che questi la macchina non ce l’hanno, li avrebbe multati per eccesso di velocità! Del resto è risaputo che è bene rallentare quando ci si trova in galleria!

Marystar, ok che di neutrini non ci capisci una cippa, ma un dubbio non ti è venuto? Perché non ci vuole uno scienziato nucleare per capire che, forse, la costruzione un tunnel del genere avrebbe destato qualche problemuccio alla viabilità nostrana (che già non sta benissimo). Scusa, cara, hai provato a chiedere qualcosa al tuo collega Matteoli? Quello che sta alle infrastrutture? Possibile che lui non si sia accorto di un cantiere del genere per mezza Italia? Ma dai, allora non si accorge proprio di nulla, è peggio di Scajola!

Infine, la notizia è di qualche minuto fa, la Camera ha bocciato la sfiducia al Ministro per le Politiche Agricole Romano, indagato per mafia. Questo a me non fa ridere …

Ed ora passiamo ai saluti finali: sempre perché in Italia siamo senza problemi, nei prossimi giorni si tornerà a discutere di legge-bavaglio, che, si sa, è l’unica vera emergenza nel Paese insieme alle intercettazioni e alle Toghe Rosse; quindi chissà che fine farà questo blog. Tutto sommato, sono tranquilla: probabilmente il Parlamento, farà quello che ha fatto da quando si è insediato. Nulla.

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